Le emorroidi sono cuscinetti morbidi e molto vascolarizzati situati nella parte terminale del retto. Con la loro presenza contribuiscono al mantenimento della continenza, gonfiandosi e sgonfiandosi a seconda della situazione.
Di solito non le avvertiamo, ma in particolari condizioni, possono gonfiarsi dando origine ai classici sintomi della malattia emorroidaria.

Alla base di queste alterazioni vi sono predisposizioni genetiche influenzate dallo stile di vita e da altri fattori contribuenti come gravidanzastipsi diarrea cronica.
E’ una patologia più frequente di quanto non si immagini, infatti colpisce circa il 90% delle persone.

I Sintomi

Tra i sintomi più comuni della patologia emorroidaria sono: sanguinamento, prurito, prolasso, gonfiore e secrezione. Tuttavia in alcuni casi le emorroidi possono risultare del tutto asintomatiche. Il sanguinamento compare in una forma lieve che richiama l’attenzione del malato per la presenza di striature rosse nelle feci o per la fuoriuscita di qualche goccia di sangue negli istanti che seguono la defecazione.

Il prurito e la sensazione di fastidio e bruciore nella zona anale sono altri sintomi molto comuni in chi soffre di emorroidi. Si tratta generalmente di un senso di pesantezza a livello ano-rettale.

Con il passare del tempo tali problemi possono evolversi in una forma più grave, rimanere inalterati o regredire definitivamente. Nei casi più gravi il problema può diventare veramente invalidante in quanto le attività quotidiane più normali , come il semplice camminare, possono creare fastidio.

Il dolore, non è direttamente legato alla malattia emorroidaria ma alle sue complicazioni ed insorge ogni qualvolta la varice si infiamma a causa di traumi o infezioni microbiche.

Le cause principali

Le emorroidi insorgono prevalentemente tra i 45 ed i 65 anni e tendono ad aggravarsi con il passare del tempo. All’origine della patologia vi sono anche fattori predisponenti come la familiarità, lo stile di vita e le abitudini alimentari.

Tra i principali fattori di rischio, il più influente è legato alla presenza di disfunzioni intestinali, come stitichezza o diarrea cronica.Sedentarietà, sforzi eccessivi, abuso di lassativi, stazione eretta prolungata, abuso di alcol e/o nicotina ed alimentazione incongrua sono altri fattori che possono scatenare o aggravare i disturbi emorroidari.

Nelle donne le emorroidi possono insorgere anche in seguito alla gravidanza a causa di alterazioni ormonali, dell’effetto meccanico dato dalla presenza del feto o dall’aumento della pressione addominale durante il parto.

Prevenzione

A causa dei molteplici fattori che possono scatenare le emorroidi, non è possibile parlare di una vera e propria prevenzione primaria. E’ sicuramente utile però seguire alcuni consigli per migliorare nel complesso l’attività di tutto l’organismo:

  • svolgere attività fisica
  • evitare fumo e alcolici
  • seguire una dieta equilibrata ricca di acqua e fibre

Cura delle Emorroidi

La cura delle emorroidi varia in relazione alla gravità della patologia. Se nei casi più lievi è sufficiente un po’ di moto e delle corrette abitudini dietetiche per favorire la guarigione, in quelli particolarmente gravi l’unica soluzione efficace è data dall’intervento chirurgico.
Tra questi due estremi si collocano poi tutta una serie di interventi ambulatoriali svolti in anestesia locale come fotocoagulazione e legatura elastica.
Nella maggior parte dei casi il problema si risolve al primo trattamento, se così non fosse si rende necessario un secondo trattamento.

 

Rimedi Fitoterapici

I rimedi usati in fitoterapia per le emorroidi sono erbe e piante officinali con azione astringenteantinfiammatoria e vasoprotettiva, che agiscono sul sistema circolatorio.

  • Ippocastano: l’escina rappresenta il principio attivo più importante e insieme ai flavonoidi, conferisce alla pianta proprietà antiedemigena e vasocostrittrice. Questo prezioso principio attivo è in grado di ridurre l’attività dell’elastasi e della ialuronidasi, due enzimi che attaccano l’endotelio dei vasi e la matrice extracellulare, indebolendone la struttura. Per questa ragione gli estratti di ippocastano sono tra i rimedi naturali per le emorroidi più utilizzati.

  • Vite: è indicata in tutte le forme di vene varicose, flebiti, fragilità capillare, couperose, edemi, emorroidi, cellulite, ritenzione idrica, stasi ematica e pesantezza agli arti inferiori. I principi attivi, svolgono un’intensa attività antiossidante e antinfiammatoria, ma soprattutto tonica e vasoprotettrice verso il sistema circolatorio, impedendo edemi e gonfiori.
  • Rusco: le radici di rusco hanno dimostrato efficaci proprietà vasoprotettrici, e antinfiammatorie sulla circolazione venosa. La pianta è impiegata nel trattamento dei disturbi associati all’insufficienza venosa cronica quali dolori e senso di pesantezza alle gambe, edema, prurito e crampi notturni ai polpacci, emorroidi e turbe della circolazione retinica.

 

Per supportare i disturbi della circolazione ed aiutare anche nella problematica delle emorroidi, abbiamo formulato PB Vasocell. La sua formulazione che contiene Ippocastano, Vite, Castagno, Rusco, Gramigna, Edera e Betulla, è utile per rafforzare le pareti della microcircolazione diminuendo la permeabilità capillare. Per queste sue azioni risulta un valido supporto in caso di emorroidi per far regredire la problematica e prevenirne la ricomparsa.

Anche il gemmoderivato di ippocastano è particolarmente utile per questo fastidioso disturbo, nella nostra Linea Singoli puoi trovare molti gemmoderivati e tinture madri non composte per i disturbi più frequenti tra cui il PB Ippocastano-Aesculus hippocastanum