La Propoli è una sostanza di natura sostanzialmente vegetale che si rinviene negli alveari. 

La sua produzione deriva, secondo la teoria più accreditata, dall’attività di alcune api operaie , che “raccolgono” resine e altre sostanze balsamiche su germogli, foglie e cortecce di diverse specie di piante, come Abeti, Betulle,Ippocastani, Olmi, Ontani,Pini, Querce,Salici e nei luoghi tropicali, Palme. 

Questa ipotesi sulla genesi della Propoli ha trovato una conferma nella corrispondenza fra alcune sostanze antiossidanti naturali presenti in gemme, foglie e germogli di alcune piante, analoghe a quelle che si possono ritrovare anche nella composizione della Propoli,a conferma della sua origine esogena rispetto alle api.

Le sostanze vegetali resinose, raccolte dalle api durante le ore più calde della giornata, in cui risultano più morbide e malleabili, subiscono successivamente all’interno dell’alveare varie fasi di trasformazione mediante un arricchimento enzimatico ad opera di altre api operaie, che le rielaborano con aggiunta di cere, secrezioni salivari ed enzimi secreti da particolari ghiandole.

Questa operazione di trasformazione delle sostanze vegetali originarie produce come risultato finale un materiale peculiare per aspetto, consistenza, odore, colore, e soprattutto proprietà: la Propoli. 

La Propoli è dura e scagliosa se la temperatura ambiente è bassa, ma intorno ai 21°C diviene più morbida e malleabile, mentre a circa 65°C essa fonde.

A temperatura ambiente la Propoli si presenta come una sostanza cerosa e resinosa di consistenza dura e pastosa, un po’ collosa, di colore variabile dal giallo-bruno al marrone scuro, a volte quasi nero, con riflessi verdastri. Ha un odore aromatico caratteristico, dovuto al suo contenuto in resine,mentre il sapore è deciso, resinoso, asprigno e amarognolo, per alcuni intenso ma gradevole, piuttosto sgradevole per altri. 

Il termine Propoli deriverebbe, secondo alcuni, dal greco antico “pro” (davanti, in difesa), e “polis” (città), con riferimento al fatto che gli antichi apicoltori avevano notato che le api accumulano rilevanti quantità di Propoli all’ingresso dell’alveare, e utilizzano questa sorta di “cemento” per chiudere le fessure dell’arnia e difenderla dal freddo durante l’inverno, ma anche da eventuali piccoli predatori o parassiti esterni, o da animali più grandi.

Altre ipotesi fanno derivare il termine Propoli dal latino “pro” ( a favore di) e “polire” ( pulire, lisciare, rifinire), in relazione al fatto che le api utilizzano la Propoli per intonacare e levigare le pareti all’interno dell’alveare prima di costruire i favi con la cera, e inoltre per rivestire le pareti interne delle cellette che ospiteranno la covata.

Questo comportamento rimarcherebbe la funzione antisettica e igienizzante della Propoli, che costituirebbe un sorta di verniciatura disinfettante delle cellette, prima che la regina vi deponga le uova. 

La Propoli è utilizzata in definitiva dalle api per molteplici scopi: come materiale da costruzione, come difesa, come igienizzante e antisettico dell’alveare. 

L’uso a scopo disinfettante e igienizzante della Propoli da parte delle api, osservato da apicoltori particolarmente attenti, ne ha forse fatto intuire le potenzialità come sostanza medicinale, tanto che essa è entrata già da tempo a far parte della medicina popolare.

La composizione della propoli

La composizione chimica della Propoli è molto complessa e può variare secondo il luogo di raccolta e la vegetazione presente, la stagione e altre variabili che ne hanno reso difficoltoso lo studio e la sua determinazione.

 Le numerose analisi iniziate a partire dai primi anni del 1900, effettuate tramite il frazionamento delle sue principali componenti, ne hanno individuato la composizione media, che si può riassumere nella presenza di circa il 50-60% di resine e balsami (terpeni, gomme, oli essenziali acidi), il 40% di cere (acidi grassi, ossiacidi, lattoni), il 5-10% di oli essenziali e acidi aromatici, il 5% di sostanze estranee, come il polline, e il 5% di costituenti polifenolici, con prevalenza di composti a struttura flavonoide, aldeidi, cumarine, acido benzoico e caffeico, oligoelementi e vitamine. 

I vari flavonoidi esplicano ciascuno un particolare effetto farmacologico distinto, ma nel loro complesso costituiscono l’insieme delle proprietà della Propoli.

Altre sostanze di natura aromatica presenti nella Propoli hanno rivelato proprietà batteriostatiche  e battericide.

Vista la complessità delle analisi necessarie per caratterizzare la composizione della Propoli, impossibile da attuare per ogni lotto di materia prima e per i prodotti da esso derivati, onde semplificarne la valutazione analitica si è adottata la convenzione di esprimere la qualità e la quantità del principio attivo  in galangina, per certificarne la qualità e la sua standardizzazione.

Allo stato attuale delle conoscenze, tuttavia, la composizione chimica esatta della Propoli non è ancora perfettamente conosciuta, a causa della sua complessità e dei suoi numerosissimi componenti, che possono variare, come già accennato, secondo la stagione, il luogo e le specie su cui è raccolta la parte vegetale che ne costituisce la base. 

Le sue proprietà curative

Le proprietà della Propoli erano note già dai tempi antichi, ma la sua attività terapeutica è stata confermata dagli studi effettuati a metà circa del secolo scorso, quando è stato dimostrato, mediante diverse sperimentazioni, che essa svolge un’attività biologica dai numerosi e svariati effetti terapeutici, mediante la complessa azione sinergica di tutti i suoi numerosi e svariati costituenti attivi. 

Le sperimentazioni hanno rivelato che la Propoli svolge un’azione battericida contro numerosi batteri, oltre a mostrare anche una apprezzabile attività antivirale soprattutto su alcuni virus influenzali.

Palesa inoltre un’azione antimicotica, particolarmente verso diversi funghi della pelle. 
Fra le sue numerose proprietà terapeutiche sappiamo anche che è cicatrizzante: facilita la rigenerazione dei tessuti mediante lo stimolo su molteplici azioni enzimatiche, che la rendono utile in campo dermatologico per trattare ustioni, paghe da decupito, eczemi di natura microbica. 

È antinfiammatoria e anestetizzante su pelle e mucose, azione che si dimostra particolarmente valida per i problemi della cavità orale, come afte, stomatiti e gengiviti. 

È immunostimolante e antiossidante, azione che aiuta l’organismo a contrastare l’effetto deleterio dei radicali liberi.

L’apparato respiratorio e otorinlaringoiatrico sono gli ambiti in cui si possono massimamente apprezzare le sue potenzialità per il trattamento di patologie come raffreddore, influenza, riniti, faringiti, tonsilliti, laringiti, otiti e sinusiti, oltre a quelle che coinvolgono direttamente l’apparato broncopolmonare, come bronchiti, tossi secche e poco produttive, broncopolmoniti, per le quali la Propoli è un ottimo coadiuvante terapeutico.

Tutte le proprietà sopraelencate della propoli si possono ritrovare nel nostro PB Propoli Plus spray, che risulta adatto all’utilizzo sia degli adulti che dei bambini. Può essere somministrato anche alle donne in gravidanza; risulta perciò un prodotto efficace in caso di mal di gola, tosse raffreddore e in caso di disinfezione del cavo orale in presenza di afte. Le sue proprietà immunostimolanti lo rendono inoltre molto valido per la prevenzione delle influenze stagionali e per rafforzare il sistema immunitario in generale.