I problemi circolatori possono interessare sia la circolazione venosa, sia quella arteriosa, ma le cause sono diverse per i due apparati. 

I problemi circolatori che interessano le arterie sono causati dall’invecchiamento delle pareti, che diventano meno elastiche e flessibili (sclerosi), con una conseguente possibile ostruzione che provoca un rallentamento del flusso del sangue, che può determinare una riduzione dell’apporto di ossigeno e sostanze nutritive in un determinato distretto, con conseguente sofferenza delle cellule e dei tessuti interessati, fino ad arrivare, nei casi più gravi, all’ictus o all’infarto cardiaco. 

Diverso è il caso,del deficit circolatorio che interessa le vene: essendo dotate di pareti più sottili e meno robuste, possono andare incontro ad uno “sfiancamento” che determina al loro interno un parziale flusso di ritorno anomalo del sangue, che non riuscendo a procedere speditamente nel suo percorso, crea fenomeni di ristagno dei liquidi. Questo avviene soprattutto a livello degli arti inferiori, che come conseguenza si gonfiano causando un senso di peso, le caviglie diventano edematose, compaiono un fastidioso prurito e formicolio, si possono manifestare discromie cutanee , i capillari si dilatano, fino ad arrivare, nei casi più gravi, alle vene varicose.

Queste manifestazioni sono inequivocabilmente i sintomi tipici di una cattiva circolazione venosa, aggravata ulteriormente dall’aumento della temperatura nella stagione estiva. 

Questo fatto si spiega analizzando la struttura delle pareti venose, che al loro interno hanno delle valvole somiglianti a nidi di rondine, le quali impediscono il ritorno all’indietro del sangue; esse aderiscono alla parete interna delle vene solo parzialmente, restando staccate sulla parte opposta, dove il sangue è libero di risalire lungo la vena stessa per tornare al cuore. Quando le vene si dilatano perché le pareti non sono più molto elastiche, il sistema di valvole non è più efficiente, il sangue tende a ristagnare nelle parti più basse degli arti inferiori, a far trasudare liquidi dalle cellule ai tessuti circostanti causando l’edema, con tutti i disturbi che ne scaturiscono. 

Per intervenire sul microcircolo venoso si possono utilizzare diverse piante officinali, che agiscono in modo selettivo sulle pareti delle vene migliorando il trofismo del loro tessuto connettivo, lo rendono più tonico ed elastico, ne riducono la permeabilità impedendo o riducendo il passaggio dei liquidi dall’interno dei vasi verso i tessuti circostanti, fenomeno che causa edema, gonfiore, pesantezza, prurito, dolenzia alle gambe.

Le più indicate ed utilizzate sono il Rusco, l’Ippocastano, il Mirtillo nero  e la Vite; tutte piante ricche di bioflavonoidi dall’azione antiossidante, elasticizzante, antiedemigena e vasocostrittrice

Da una cattiva circolazione può derivare la ritenzione idrica, un fenomeno molto diffuso specie nella donna, poiché solitamente è correlato all’equilibrio ormonale tipico del sesso femminile e al metabolismo. E’caratterizzata dalla tumefazione dei tessuti molli di tutto il corpo, non solo degli arti inferiori, originata dall’accumulo di liquidi negli spazi interstiziali, cioè quelle porzioni di tessuto situati fra le cellule. Questi liquidi derivano da una stasi della circolazione, che per varie cause determina un’alterazione delle vie di trasporto dei liquidi circolanti nel sistema venoso e in quello linfatico. 

Il sistema linfatico trasporta la linfa, un liquido incolore o biancastro, derivazione acquosa del sangue, che contiene proteine, grassi, linfociti, e che circola nei vasi linfatici e negli spazi interstiziali suddetti. Il sistema venoso e linfatico  sono strettamente interconnessi, e nel caso si presenti qualche anomalia, i liquidi possono ristagnare, provocando gonfiori ed edemi dei tessuti molli definibili come ritenzione idrica, che può comportare un aumento del peso corporeo, talvolta anche rilevante, specie se il fenomeno è accentuato dall’assunzione di cibi molto salati, o dall’uso di alcuni farmaci, come il cortisone. Per contrastare la ritenzione idrica, la fitoterapia interviene con piante specifiche, dalla spiccata azione drenante, come la Betulla, la Pilosella e il Tarassaco.

 

Dalla sinergia d’azione che interviene con l’associazione delle piante che supportano la circolazione venosa e quelle che aiutano a contrastare ed eliminare i liquidi in eccesso è stato formulato PB Vasocell. Grazie alle sue piante agisce rafforzando le pareti venose rendendole più elastiche e supportando la circolazione; inoltre i principi attivi drenanti aiutano a smaltire i liquidi in eccesso, “sgonfiando” le gambe appesantite e doloranti, migliorando l’aspetto e la salute degli arti inferiori e del corpo in generale.

Formato: gocce 50 ml

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