Il Rabarbaro è ormai un noto rimedio lassativo e le sue proprietà sono note da parecchi anni, risalendo addirittura al 2700 a.C., quando se ne faceva uso per curare i malesseri digestivi dell’imperatore Shen Nung. 

Le sue origini risalgono alla Cina e al Tibet, da dove venivano importate le radici essiccate. In seguito il Rheum officinale  venne importato e diffuso in Europa.

Oltre alla proprietà lassativa, diversi studi clinici attribuiscono alla pianta una notevole proprietà antisettica e decongestionante in presenza della mucosa del colon. Tuttavia le caratteristiche del Rabarbaro non si fermano qui, infatti un gruppo di ricercatori dell’Università di Emory di Atlanta (Usa) e della Peking University di Pechino (Cina) ha dimostrato che la sostanza che dona il colore rosso ai suoi gambi, la Parietina, sarebbe in grado di inibire una proteina essenziale per la crescita dei tumori. A seguito di questo studio la Parietina è stata aggiunta ad un preparato contente cellule leucemiche. Dopo 48 ore, la metà di esse erano scomparse.

Un ottimo modo per poter usufruire delle sue proprietà è il decotto di Rabarbaro, facendo bollire per 5 minuti un cucchiaio di rizoma. Poi dopo averlo filtrato e fatto raffreddare se ne consuma una tazza a digiuno.

Un altro modo altrettanto valido è assumere le gocce di Tintura Madre di Rabarbaro in dose di 15 gocce 2- 3 volte al giorno. In dose più alta (circa 25-30 gocce) la TM di Rabarbaro aiuta a combattere la stipsi e i problemi legati ad essa. 

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